La “pandemia” ha fruttato ai paperoni più di 500 miliardi di dollari


C’è il cinese che ha fatto ingresso nell’olimpo dei miliardari e chi ha guadagnato con la chiusura dei negozi. E chi, come Bill Gates, anziché vedersi il patrimonio sfrondato dalle “donazioni” lo vede lievitare


“Epidemie” e “pandemie” o presunte tali fruttano grossi affari. Lo ha capito l’Oms, l’organizzazione mondiale della Sanità recentemente sconfessata da Trump che ormai dichiara uno stato di emergenza dietro l’altro. Lo hanno capito i produttori del settore medicale, quelli che si occupano di vaccini e chi intende buttarsi sulle speculazioni finanziarie.


Non fanno eccezione neppure i cosiddetti “paperoni”, gli uomini più ricchi del mondo che nel corso degli ultimi mesi hanno visto lievitare i loro capitali di oltre 565 miliardi di dollari. Lo rende noto Fortune facendo riferimento a un report dell’Institute for Policy Studies.


“Secondo gli autori del report – scrive Fortune – nelle 11 settimane successive al 18 marzo, che è stato preso come il riferimento temporale dell’inizio dell’emergenza negli Usa, il patrimonio dei miliardari americani è salito complessivamente di 565 miliardi di dollari. Solo nell’ultima settimana i paperoni Usa hanno allargato i propri conti di 79  miliardi“.


Tra chi ha tratto enormi vantaggi dallo stato di crisi e dalla chiusura dei negozi c’è stato prevedibilmente Jeff Bezos, che dal 18 marzo ad oggi ha guadagnato 36,2 miliardi di dollari, ma anche un Mark Zuckerberg “fermo” a 30. Eric Yuan, il Ceo della controversa piattaforma Zoom recentemente accusata di aver ceduto i dati degli utenti al governo cinese, con l’emergenza ha fatto il salto di qualità, raggiungendo l’olimpo dei miliardari.


E Bill Gates? La “filantropia” non ha intaccato il suo patrimonio anzi, evidenzia un altro articolo, lo ha fatto addirittura incrementare.

https://www.recnews.it/2020/06/08/la-pandemia-ha-fruttato-ai-paperoni-piu-di-500-miliardi-di-dollari/