stasera ore 21

LA MADONNA E L’ITALIA. LA CONSACRAZIONE È DAL BASSO…

29 Marzo 2020 Pubblicato da 6 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi Stilum Curiali ci ha scritto un’amica da Napoli, per parlarci di un giovane prete della città, e della Consacrazione del nostro sventurato Paese alla Madonna, sull’esempio di quanto è stato fatto dai vescovi di Spagna e Portogallo. Ma se i nostri pastori, in tutt’altre faccende affaccendati, e non vogliano saper quali, fanno orecchie da mercante a questa richiesta, reiterata da più parti, e per cui non ci vorrebbe certo un grande sforzo, sacerdoti e semplici laici cercano di colmare questa singolare omissione. Singolare, perché se i vescovi e i sacerdoti non cercano di essere mezzi e strumenti verso il divino, di che devono parlare? Di sovranismi, come fa Antonio Spadaro sj e i suoi accoliti della Civiltà Cattolica? Mah! Strani tempi davvero. Comunque per fortuna ci sono ancora sacerdoti, e laici che non temono di prendere l’iniziativa nelle loro mani. Buona lettura, e partecipazione spirituale. 

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Quando mercoledì 25 marzo, giorno in cui la Chiesa Cattolica festeggia l’Annunciazione, per iniziativa degli episcopati locali di Portogallo e Spagna, s’è tenuta una commossa consacrazione al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, per chiedere la fine della pandemia da coronavirus e ottenere conforto. Spontaneamente hanno voluto aderire anche tante altre nazioni.

In un momento storico in cui l’ansia e lo sconforto la fanno da padroni, in cui l’uomo nudo, spogliato improvvisamente di tutte le sue strane certezze non può più neanche andare in chiesa a pregare, una luce è arrivata dal Portogallo.

E all’appello di consacrare “la Chiesa, il mondo, la nostra amata nazione al sacro Cuore ed al Cuore Immacolato” ha voluto rispondere un giovane sacerdote napoletano, don Michele Madonna. “Ognuno di noi attraverso il battesimo ha ricevuto il ‘sacerdozio comune’, così insieme al sacerdozio ministeriale abbiamo il dovere di fare un atto di Fede: consacrarci al Cuore Immacolato di Maria. Siamo nel bel mezzo di un momento di lotta e solo la Vergine Maria può salvarci. Con umiltà abbiamo sentito quest’urgenza e con umiltà, non perché non siamo più bravi di altri, vogliamo affidarci alla nostra Madre Santa”.

Così spiega don Michele, giovane parroco di tre parrocchie nel cuore di Napoli – Santa Maria di Montesanto, San Liborio alla Carità e Santa Maria ad Ogni Bene dei Sette Dolori, che non ha saputo resistere ad una consacrazione alla Madonna e ha chiamato a raccolta i suoi fedeli. Che non sono pochi!

In questi giorni in cui le chiese sono controllate a vista dalle forze dell’ordine, don Michele non manca di esprimere tutta la sua preoccupazione nel timore che i fedeli finiscano con l’abituarsi allo streaming e che arrivino a ritenerlo, poi, normale.

Così, quando ha appreso dell’iniziativa portoghese, s’è domandato perché non chiedere a parrocchiani e a fedeli che lo seguono, anche in po’ tutta Italia, di consacrare se stessi alla Madonna affinché una nuova effusione di Spirito Santo liberi il nostro Paese e le nostre città dalla malattia e dalle messe senza concorso di popolo.

“Dio non sa resistere alla preghiera della madre. In questo particolare momento storico non possiamo non ricorrere a Lei, la madre nostra, con un cuore infiammato di amore e di Fede”, ha spiegato. “Satana, il superbo per eccellenza, odia d’esser vinto e punito dall’umiltà della Vergine Santa. Satana odia persino i sospiri e le minacce di Maria! Possiamo mai non correre sotto il suo manto per chiedere aiuto, consolazione? Possiamo mai non insistere, proprio ora, per supplicare la sua intercessione presso il Figlio Gesù affinché sia fatto il miracolo e le campane che suonano trovino la risposta nella presenza fisica dei fedeli?”

Così don Michele ha sfruttato l’appuntamento che ha ideato per la quarantena – il rosario domenicale in diretta su YouTube alle 21:00 per coinvolgere l’Italia intera – per preparare una consacrazione ad hoc alla Madonna. “L’invito è aperto a tutti”, insiste. “Mettiamoci in ginocchio e stringiamo il Santo Rosario. ‘Consacrare’, vuol dire mettersi nelle mani di Dio, possiamo farlo tutti! Dopo la recita del rosario ci metteremo sotto il Sacro Manto di Maria!”

“Sono convinto dell’urgenza di questo speciale momento di preghiera. Perché se tutto passerà per mezzo di Maria, con Maria e in Maria potremo salvare – nel senso della Salvezza Eterna – le nostre vite e magari anche la storia di questo Paese che oggi soffre in maniera particolare! E soffre la fragilità umana che non ha senso senza Cristo! A Fatima la Madonna ha chiesto penitenza, preghiera, conversione, vogliamo essere l’insignificante eco al suo “vi supplico!””

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