PAPA E ANTIPAPA: L’INCHIESTA – L’ESEMPIO DEL CUCULO: I VERI CATTOLICI SARANNO GETTATI FUORI DAL “NIDO PETRINO”

Nel precedente articolo, abbiamo affrontato le motivazioni profonde che tengono il clero prostrato in una mortifera inerzia.

Tuttavia, bisogna anche sottolineare che la situazione non è statica e non rimarrà tale.

L’antipapa ha un’agenda ben precisa, e le sue precarie condizioni di salute lo conducono ad accelerare la tabella di marcia.

Appena tornato dall’ospedale, dopo l’operazione al colon – che non era affatto per una diverticolite, come ammannito dall’ufficio stampa vaticano – Bergoglio ha dato seguito a quanto si paventava da un paio di mesi: il pre-COLPO DI GRAZIA all’identità cattolica. Il motu proprio “Summorum pontificum” emanato da papa Benedetto XVI nel 2007, con cui il vero papa ripristinava doverosamente (liberalizzandola)  la messa in latino, è stato annullato dallo pseudo-motu proprio Traditionis custodes di Bergoglio.

Bandita dalle chiese parrocchiali, la messa cattolica per eccellenza, quella di sempre, che si è sviluppata armonicamente fin dai tempi apostolici, potrà essere celebrata solo in via eccezionale su richiesta  al vescovo. Quindi, praticamente, MAI PIU’: una specie di eutanasia.

Già era difficile sotto Ratzinger: per quanto fosse un diritto dei preti, infatti, i vescovi l’hanno sempre ostacolata, ma ora la messa “vetus ordo” sparirà del tutto (almeno visibilmente), visto il clima di timorosa sudditanza dei porporati verso l’antipapa. 

La giustificazione beffarda – e, al solito, antilogica – addotta da Bergoglio è che la messa vetus ordo “produce divisioni”: a scriverlo è colui che con Traditionis custodes ha portato la Chiesa sulla soglia dello scisma dichiarato. La dura realtà è, invece, che i cattolici ortodossi, come naufraghi su una zattera, negli ultimi anni si sono raccolti intorno alla messa in latino  – l’unica ad offrire assolute “garanzie di cattolicità” – dopo gli stravolgimenti dottrinali, magisteriali e liturgici operati proprio da Bergoglio.

Chi ha avuto l’occasione di partecipare a una messa antica, si sarà accorto di come si tratti praticamente della liturgia di un’altra religione: una celebrazione sacrificale, teocentrica, piena di bellezza e di mistero, lontanissima da quella antropocentrica di Paolo VI, con tanto di chitarrine e tamburelli, che fu scritta a tavolino con dei protestanti per farla somigliare, nei limiti del possibile, a una “cena” commemorativa. La messa tridentina, coi suoi splendidi paramenti, le candele, l’incenso e il sacerdote rivolto all’altare, è sempre stata vista come il fumo negli occhi dai modernisti, da sempre filo-luterani e poco propensi a credere nella Transustanziazione.

Nei fatti, il motu proprio (invalido, come tutto il resto) di Francesco è anche un pesantissimo OLTRAGGIO a Papa Benedetto XVI, ancora vivente e lucido: il Summorum Pontificum era stato l’atto più significativo del suo pontificato e Bergoglio lo ha annullato davanti ai suoi occhi.

Ma il provvedimento non stupisce se non coloro che continuano – ogni volta – a “cadere dal pero” e a scandalizzarsi: era una tappa chiaramente ineludibile nell’operazione di smantellamento dell’identità cattolica in vista di una nuova religione mondialista, “inclusiva” e sincretista dato che, stando alle dichiarazioni di Francesco, “non esiste un Dio cattolico” e bisogna non sprecare la crisi ma impiegarla per “edificare un nuovo ordine mondiale”.

Ora, secondo la road map cominciata fattualmente da otto anni, le prossime tappe dovrebbero andare nella direzione di mandare in soffitta la Transustanziazione, ultimissimo baluardo cattolico. Quello sarà il vero colpo di grazia all’identità cattolica, forse con la creazione di una “Conferenza interreligiosa internazionale”, o qualcosa di simile, magari proclamata nella città massonica di Astana, per creare un contenitore dove realizzare la famosa religione per il Nuovo Ordine Mondiale.

L’attendismo quindi, o l’evitamento della Magna Quaestio devono fare i conti con una realtà dinamica, in movimento.

Se volessimo fare un paragone con l’arte bellica, i cattolici ortodossi, perso drammaticamente il fortino della messa antica, si sono trincerati nei fossi della messa nuova, ma il nemico sta varcando le linee, li sta aggirando per sorprenderli da dietro.

 

 

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