nine meals away from anarchy

Una strategia di buon senso

Il Prepper sa che il cibo è fondamentale per la propria vita e quella della sua famigla e quindi si attrezza per tempo. Inoltre non dobbiamo dimenticarci che anni fa tutto questo era una pratica normale e di buon senso: la “società dei consumi”, quella basata sulla pubblciità e sulle catene di distribuzione, ci ha abituato ad avere dispense minime e a fare la spesa regolarmente una o più volte la settimana. I nostri nonni, specie quelli che lavoravano nelle campagne e/o in montagna, lavoravano per produrre il proprio cibo e questa attività aveva orizzonti temporali di un anno (quelli che separavano un raccolto dal successivo).

Ora siamo quasi al punto opposto. C’è un’altro modo di dire nel mondo del prepping che è “nine meals away from anarchy” (a nove pasti di distanza dall’anarchia) che evidenzia il fatto che, in media, molte case del mondo anglofono abbiano una dispensa che contiene cibo per circa tre giorni e che, se non si potesse più comprare cibo in capo a tre giorni (quindi nove pasti), si scatenerebbe l’anarchia. Questa frase sottolinea non solo la miopia della gestione delle risorse, ma anche la fragilità dell’intero sistema su cui basiamo il nostro stile di vita.

Non solo: in situazioni caratterizzate da una forte inflazione e un pressante aumento dei prezzi dei generi alimentari, mantenere e ciclare una scorta di cibo ci permette di risparmiare soldi, nutrendoci con cibo che abbiamo acquistato a un prezzo minore.

http://www.prepper.it/index.php/scenari-e-strategie/22-scorte/25-le-scorte-alimentari-la-dispensa-del-prepper