Mastro Titta. Bergoglio si Esprime come un Pol Pot Qualsiasi…Fa Hate Speech.

28 Novembre 2023 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Mastro Titta offre alla vostra attenzione  queste riflessioni sullo stato della Chiesa e sul pontefice regnante. Buona lettura e condivisione.

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MASTRO TITTA: BERGOGLIO FA GIARDINAGGIO. LA VELENOSA GRAMIGNA DA ESTIRPARE E UNA STRANA PETIZIONE

 

Dal momento che Dio ha già perdonato tutto a tutti, abbiamo un sacco di tempo libero. Il giardinaggio – in alternativa l’orto – è un ottimo modo di rilassarsi e fare qualcosa di buono per sé e per gli altri. Vaccinarsi a parte, intendo.

Il peccato non esiste più, dunque, sostituito da un’alacre attività di diserbo manuale – sia mai che usiate sostanze chimiche inquinanti – di piante spontanee infestanti.

Bergoglio lo sa, infatti affila la tastiera e nella Giornata Mondiale contro la Violenza contro le Donne, produce l’ennesimo discorsetto d’odio consegnato a X: “La violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici. Queste radici crescono nel terreno del pregiudizio e dell’ingiustizia; vanno contrastate con un’azione educativa che ponga al centro la persona con la sua dignità”.

Forse irritato dalla vittoria schiacciante ottenuta dal tricologicamente alterato Milei, che con pari savoir faire lo aveva definito rispettosamente e filialmente “percentuale di prodotto interno lordo”, il noto misogino Bergoglio (la Madonna è una donna normalissima ingannata da quel bugiardo seriale di Dio, le suore zitellone inacidite) doveva prendersela con qualcuno. Velenosa, ingiustizia, eliminare, azione. Che si esprime come un Pol Pot qualsiasi, si può dire?

L’uomo che ha sradicato la vigna di Benedetto XVI a colpi di ruspa ha imbracciato le cesoie e si aggira come leone ruggente da tastiera in cerca di vegetali spontanei da eliminare. Com’era la storia della cura della casa comune? Non aspetta nemmeno il tempo del raccolto, come suggerì lo stolto venuto da Nazareth.

Bisogna ragionevolmente attendersi una presta rimozione dei patriarchi, della patristica, dei Padri della Chiesa, di Dio Padre. Credo in una sola dea, madre onnipotente. La mente corre alla Pachamama, quando Bergoglio, indispettito per non poter celebrare in compagnia dell’idolo andino, lo fece sostituire con un vasetto di erba gatta. Pollice verde a corrente alternata, quanto meno.

Come diceva Pietro Nenni: attenzione a fare a gara a fare i puri, perché trovi sempre qualcuno più puro di te che ti epura. Infatti una notizia stranamente passata in cavalleria è che la Segreteria di Stato nella persona dell’ineffabile cardinal Parolin ha acquisito la documentazione prodotta dall’impresentabile Andrea Cionci, il quale ha promosso poche settimane fa una petizione che ha riscosso un certo successo.

E uno dice: cosa c’entra la petizione di Cionci col patriarcato tossico che tanto irrita mama Bergoglio?

C’entra perché nel momento in cui mama Bergoglio invita 44 papi trans a pranzotout se tient, dicevano i francesi – in un gesto di chiarissimo simbolismo eucaristico invertito, che la Segreteria di Stato accusi la ricezione di un’inchiesta che, comunque la vedasi, fornisce elementi a carico a pacchi (magari non tutti inattaccabili, magari spiacevoli, magari poco diplomatici), il fatto stesso che Parolin si sia preso il disturbo di rispondere e archiviare gli argomenti cionciani dimostra che il tema è sul tavolo.

Parolin risponderà mai, anche solo per confutare la tesi, a Cionci? Mai. Intanto però il materiale è disponibile, a futuro beneficio di chi vorrà comprendere il primo mamato della storia della Chiesa e le sue folies.