Gli SCEMI di GUERRA

23feb.2023
“Gli scemi di guerra sono quelli che dicono scemenze sulla guerra, ma soprattutto quelli che subiscono le scemenze e cioè i popoli europei che, se sul momento un anno fa potevano, anche sull’onda dell’emozione, farsi abbindolare dalla propaganda, dopo un anno dovrebbe avere imparato a vaccinarsi dalla fiaba di Cappuccetto Rosso come la chiamata il Papa quando ho detto: guardate questa guerra non è Cappuccetto Rosso, non c’è il lupo cattivo da una parte e dall’altra la bambina innocente. Da una parte c’è il lupo cattivo che è Putin è l’aggressore, lo dico io prima che me lo ricordi qualcuno, visto che è da un anno che non si può dire niente senza sentirsi ripetere che Putin é l’aggressore e l’Ucraina é l’aggredita. Lo sappiamo tutti che Putin non è buono ma cattivissimo. Il problema è che dall’altra ci sono i finti buoni che in realtà si fanno i loro porci comodi sulla pelle delle uniche vere vittime che sono i cittadini ucraini, e dal punto di vista economico i paesi europei, che stanno pagando carissimo il prezzo di questa propaganda in termini di sanzioni, che danneggiano più noi che i russi in termini di rinuncia ai mercati dell’est, che spaventavano molto gli americani in termini di bollette. Tutto quello che sappiamo é dopo 300 mila morti, forse 10 milioni di profughi e una devastazione dell’economia europea, forse è il caso di fermarci, di mettere in ordine giorno per giorno come ho fatto in questo libro, che cosa è successo e capire per quale motivo ogni volta che si era a un passo da un negoziato, da una tregua, immediatamente arrivava qualcuno, fosse Biden, fosse Stoltenberg o chi per esso, che faceva in modo che quel tavolo venisse desertificato, per cui noi praticamente dall’aprile scorso non abbiamo più visto le due delegazioni incontrarsi” – Questo è in sintesi ciò che racconta il direttore del Fatto Quotidiano sul suo libro, al quale risponde un risentito Severgnini – “Perché devi chiamare scemi di guerra alle persone che non la pensano come te? Guarda che prendere posizione sulla guerra in Ucraina e sulla sulla Resistenza in Ucraina, è veramente lacerante per molte persone, è un dilemma morale. Perché devi trattarmi come degli scemi i popoli europei. Io veramente non capisco come si può liquidare chi non la pensa come te come scemo – La replica di Travaglio – “Se oltre a comprarlo lo leggerai, scoprirai che non chiamo scemo chi la pensa diversamente da me . Chiamo Scemo chi dice scemenze, è una cosa diversa, ma soprattutto chiamo Scemo chi crede a quelle scemenze, perché noi abbiamo un livello di propaganda che é doppiamente grave, perché da un lato racconta bugie e dall’altro chi racconta bugie ci crede. Noi stiamo mentendo e in più crediamo alle balle che raccontiamo” – Infine interviene sul caso dei giornalisti italiani bloccati in Ucraina – “Sai qual è il peccato mortale di Bosco e degli altri otto i cronisti a cui il governo di Kiev impedisce di fare il proprio lavoro? E’ di scrivere senza il permesso di nessuno, senza chiedere il permesso a Kiev e senza chiedere permesso ai russi, e l ‘aggravante è avere scritto dal Donbass. Nella propaganda di Kiev e dell’Occidente in Donbass non è successo niente. La guerra è cominciata il 24 febbraio 2022, prima non è successo niente. Putin é impazzito, non ci sono stati 8 anni di guerra civile dove l’aggressore era Kiev e l’aggredito erano i russofili e russofoni bombardati e massacrati dalle Milizie irregolari e da quelle neonaziste, e adesso abbiamo un assaggio di un’altra bugia. Noi ci siamo raccontati per un anno che l’Ucraina è una democrazia. Non è vero. non è una democrazia come noi la intendiamo. In Ucraina ci sono gli 11 partiti di opposizione che Zelensky ha messo fuori legge”