Tuesday 28 July 2020
«Essere definito negazionista dopo aver visto personalmente ognuno dei circa 1.200 malati» di Covid-19 «curati al San Raffaele, dopo aver lavorato notte e giorno fino al 18 aprile nelle 5 rianimazioni dell’ospedale e dopo aver personalmente trasportato malati gravissimi nel mio reparto, mi porta a considerare gli autori delle accuse quali persone in malafede, che si espongono al rischio di querela per diffamazione». Lo dice Alberto Zangrillo, prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dopo l’evento in Senato di ieri definito da più parti convegno dei negazionisti. Con lui anche Massimo Clementi, virologo dell’ateneo di via Olgettina, e Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita).