PEZZO GROSSO RISPONDE A MESSORI SUL PAPA: NON SI TRATTA DI IMPRESSIONI…

28 Ottobre 2019 Pubblicato da 12 Commenti

 

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, come avete visto e letto Vittorio Messori ha dato un’intervista a La Verità, di cui questa mattina ha parlato Stilum Curiae. E a stretto giro di posta, mentre stavamo inviando quell’articolo, ci ha scritto Pezzo Grosso. Anzi, ha scritto a Vittorio Messori. Leggiamo…

§§§

PG a Tosatti. Su La Verità di oggi c’è una intervista a Vittorio Messori, in occasione della riedizione del suo straordinario libro “Ipotesi su Gesù“.

Chi non lo avesse letto, ora ha una nuova occasione.

Ma non intervengo su Stilum Curiae per far vendere il libro, bensì per rilevare alcuni punti dell’intervista che meritano di esser utilizzati per una riflessione. Il primo: Messori “ ha l’impressione “ che Bergoglio voglia metter le mani sulla dottrina. “Ha l’impressione“ che Bergoglio metta la mani su quello che un Papa dovrebbe difendere.

“Ha l’impressione“ che ciò allarmi soprattutto i credenti.

Caro Messori, per una persona straordinaria come lei, un osservatore della sua profondità e esperienza , dopo sei anni questa è ancora “una impressione“?

Il secondo: Messori scrive che Bergoglio ha riconosciuto che qualcuno sta meditando uno scisma, che peraltro non teme.

E certamente lo scisma non avverrà (dice Messori).

Caro Messori, ma è Bergoglio che sta forzando lo scisma, non ne ha paura, e lo dichiara. Anzi lo scisma secondo lui è utile perché confermerebbe che la Chiesa è il mondo, dove accogliere tutti (idolatri, atei…) tranne i tradizionalisti, e chiunque pertanto può entrare e uscire (meglio se escono i tradizionalisti).

Messori spiega anche che sente forte inquietudine perché siamo di fronte al primo papa il quale molte volte “sembra“ (sembra?) dare al Vangelo una lettura che non segue la tradizione. Ma certo, caro Messori, la tradizione è per Bergoglio un errore pericoloso, perché la dottrina deve evolvere nei tempi, adattandosi alla realtà, quello che andava bene mille, cento, dieci anni fa, andava bene allora, ma non va più bene oggi.

Va rispettata perché a suo tempo fu la ricetta dottrinale di un papa, ma guai a considerarla tradizione intangibile.

Ecco la spiegazione della “continuità“ bergogliana.

Caro Messori, chi farà pubblicità negativa al suo fondamentale libro che spiega che Gesù era Dio incarnato, temo, sarà proprio il personaggio citato e la sua corte.

A meno che qualcuno non metta “Ipotesi su Gesù” sul comodino del Papa e lui lo legga, scoprendo così le ragioni per cui Gesù è Dio incarnato, e così invece della conversione ecologica proponga la conversione alla Rivelazione.

Grazie Caro Messori.

PG