APOCALISSE 2024

“E li radunarono nel luogo che in ebraico si chiama Har-Maghedon”

APOCALISSE 2024

MENSAJE DE SAN MIGUEL ARCÁNGEL
A SU AMADA LUZ DE MARÍA
27 DE MAYO DEL 2021

 

VENGO AL PUEBLO DE NUESTRO REY Y SEÑOR JESUCRISTO PARA ALERTARLES.

VENGO CON MI ESPADA EN ALTO, UNIDO A MIS LEGIONES CELESTIALES PARA PROTEGER A LA HUMANIDAD. 

Esta generación debe transformar su obrar y actuar, debe adentrarse en la amistad con Cristo, lo debe conocer y reconocer no a lo antojadizo del hombre, sino en la Voluntad Divina para que no les engañe el Maligno con su astucia.

Únanse a Cristo, únanse a nuestra Reina y Madre, es urgente que cumplan con este pedido. No lo pospongan, no lo olviden, auxíliense unos a otros, vivan en Cristo, respiren a Cristo, aliméntense de Cristo, no pueden esperar más.

EL QUE DETIENE AL “MISTERIO DE LA INIQUIDAD” DEJARÁ DE SER UN IMPEDIMENTO. La Iglesia de Cristo queda desolada y la humanidad padece lo indescriptible.

El poder de la bestia residirá en algunos Santuarios actuales, la profanación será total, los hijos de Dios regresarán a las catacumbas, la desolación en el centro de la cristiandad llega, las imágenes son cambiadas por ídolos y el Cuerpo y Sangre de Nuestro Señor Jesucristo ocultado.

No comprenden que el fin del mundo no es este (1), pero esta generación es purificada. El mal arranca de raíz a los hijos de Dios del camino correcto, ese es su principal objetivo: agrandar su botín de almas.

SON MOMENTOS FUERTES, LA FE ES PROBADA CONTINUAMENTE: CADA CRIATURA HUMANA DEBE EMPLEAR EL DISCERNIMIENTO (2)  POR LA SALVACIÓN DE SU ALMA (Cf. Mc. 8,36), NO EL DISCERNIMIENTO PROVENIENTE DE SU EGO, SINO SOLICITANDO EL AUXILIO DEL ESPÍRITU SANTO. PRESTEN ATENCIÓN, EL ENEMIGO LES TIENDE TRAMPAS (3).

Oren por Ecuador, Guatemala padecen a causa de sus volcanes.

Oren por México, California, Italia, se estremecen.

Oren por India, este pueblo padece.

Oren por Francia, la inestabilidad llega.

Oren por Argentina, el caos le toma.

El trabajo laborioso del Pueblo de Dios es necesario en este momento.

DEBEN FORMALIZAR UNA JORNADA DE ORACIÓN MUNDIAL
PARA EL 15 DE JUNIO.

 

Les bendigo, no teman, sean uno. Actúen, no teman, conviértanse.

En la unidad de los Sagrados Corazones,

San Miguel Arcángel

 

AVE MARÍA PURÍSIMA, SIN PECADO CONCEBIDA
AVE MARÍA PURÍSIMA, SIN PECADO CONCEBIDA
AVE MARÍA PURÍSIMA, SIN PECADO CONCEBIDA

  1. No es el fin del mundo, leer aquí…
  2. Sobre el discernimiento, leer…
  3. Sobre trampas del demonio, leer…

 

COMENTARIO DE LUZ DE MARÍA

Hermanos:

Ante esta alerta que nos da San Miguel Arcángel debemos permanecer vigilantes, más que en otro momento, es urgente que cada criatura humana se mire a sí misma y se decida a un cambio espiritual radical.

Como Pueblo de Dios somos alertados ante el doloroso estado al que pasaremos como Cuerpo Místico, como ovejas extraviadas.

Mantengámonos dentro del verdadero Magisterio.

Amén.

DESCARGAR

Io, eremita, prego e vivo così. In lotta con Dio

Cari amici di Duc in altum, l’Investigatore Biblico (pseudonimo dietro il quale si cela un sacerdote che è stato emarginato dal suo vescovo), nell’articolo che qui vi propongo parla della sua scelta: vivere da eremita, nella preghiera.

di Investigatore Biblico

In questa condivisione voglio parlare della mia esperienza personale di preghiera, a partire da un brano biblico che per me è un grande punto di riferimento su questo fondamentale aspetto cristiano. Spesso si parla di preghiera in modo astratto: si spiega ai fedeli in modo etereo, senza far comprendere cosa sia realmente. Credo che l’unico modo per far capire ai miei fratelli in Cristo questa azione spirituale del cuore, sia raccontarvi come prego io stesso e cosa significa per me la preghiera, in modo concreto, partendo dalla mia esperienza. Spiegare la preghiera in modo nebuloso e astratto è segno che chi la spiega non prega realmente, per questo racconta teorie, e non una propria esperienza concreta.

Che cos’è dunque per me la preghiera? Il mio riferimento biblico per raccontarvi la mia esperienza è la Parola di Genesi 32,23-33: “Durante quella notte Giacobbe si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici bambini e passò il guado dello Iabbok. Li prese, fece loro passare il torrente e portò di là anche tutti i suoi averi. Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell’aurora. Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all’articolazione del femore e l’articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. Quello disse: ‘Lasciami andare, perché è spuntata l’aurora’. Giacobbe rispose: ‘Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!’. Gli domandò: ‘Come ti chiami?’. Rispose: ‘Giacobbe’. Riprese: ‘Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!’. Giacobbe allora gli chiese: ‘Svelami il tuo nome’. Gli rispose: ‘Perché mi chiedi il nome?’. E qui lo benedisse. Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuèl: ‘Davvero – disse – ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva’. Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuèl e zoppicava all’anca. Per questo gli Israeliti, fino a oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è sopra l’articolazione del femore, perché quegli aveva colpito l’articolazione del femore di Giacobbe nel nervo sciatico”.

Quando prego ho sempre dinnanzi questo brano biblico. Per me la preghiera è la mia lotta quotidiana con Dio. A qualcuno sembrerà strano, ma quando prego io lotto con Dio. La mia preghiera quotidiana è la Santa Messa, il Salterio monastico benedettino, la lectio divina quotidiana, lettura e studio della Scrittura dai testi originali, ebraico e greco, preghiera continua del cuore, santo Rosario. Queste sono le preghiere che concretamente celebro ogni giorno. Ma come “concretamente” prego? Qual è il mio atteggiamento? Il mio è un atteggiamento di “lotta con Dio”. Non ho visioni mistiche o apparizioni. Non ho locuzioni interiori. Non ho estasi. Non ho nulla. Ma quando prego so che Dio è davanti a me e mi ascolta. Dentro di me scaturiscono tanti sentimenti. Quando non riesco a portare la mia croce, mi arrabbio con Lui. Mi ribello. Gliene dico di tutti i colori. Gli dico che non è vero che mi ama, perché altrimenti per me le cose sarebbero andate diversamente (sono un sacerdote emarginato dalla neo-chiesa, perché ho sempre predicato il Vangelo senza se e senza ma). Gli dico che gli piace “guardare” dall’alto e non intervenire. Gli dico anche che io cerco ogni giorno di fare la sua volontà, ma non lo vedo poi tanto esaudire le mie preghiere. Gli parlo come se stessi parlando al mio padre terreno. Io provo santa “invidia” per quelle persone che mi raccontano esperienze mistiche esaltanti nella preghiera. Io non le ho mai avute. Ho sempre avuto tanta aridità quando prego. Certamente ci sono momenti in cui Dio mi consola e mi riserva belle sorprese. Ma da qualche tempo stanno diventando sempre più rare. Tuttavia, prego e parlo con lui. Ho un rapporto con Dio. Tante volte nella mia storia ho sperimentato la sua potenza. Ecco perché questo mio “arrabbiarmi” non è una mancanza di rispetto verso di lui, ma sento davvero “intimità” verso di me. Mi sento libero di esprimere ogni mio sentimento davanti alla sua presenza.

Nonostante il mio rapporto con Dio sia molto spesso conflittuale, non riesco a stare senza pregare e senza la sua presenza. È capitato spesso da parte mia dire al Signore: “Se non mi ascolti questa volta, non ti prego più. Tanto tu ascolti solo chi si comporta male, ma di chi si sforza di fare la tua volontà ti dimentichi. Te ne infischi”.

Eppure, anche se non mi ascolta come io vorrei, ogni mattina, alle 4:30 del mattino, sono sempre lì, davanti all’altare a celebrare Messa.

Vi dirò, a questo punto, anche i miei orari e come concretamente prego. Vivendo da eremita, posso gestire gli orari con molta libertà.

Mi alzo alle 4 e alle 4:30 celebro la Santa Messa. Successivamente leggo la Scrittura dai testi originali e inizio con il Salterio; Ufficio, Lodi, ora terza. Segue la lectio divina. Alle 7:45 faccio colazione e poi lavoro. Ore 12:30 ora sesta. Ore 15:00 ora nona. Ore 19 vespri. Ore 21 compieta. E poi a nanna. Durante il giorno prego nel mio cuore con giaculatorie e versetti della Bibbia.

Sono certo che qualcuno resterà scandalizzato dal mio racconto. Non me ne vogliate, ma non mi importa. Il mio rapporto con Dio è quello che vi ho raccontato. Lo sento vicino, a volte lo sento lontano, ma lo sento. Questo mi aiuta ad andare avanti. A superare tutti i giorni quella lotta, quei ricordi delle ingiustizie che ho subito e che subisco. Come a Giacobbe, il Signore mi lascia perennemente il “nervo sciatico” dolorante. È questo l’unico modo di esprimere la sensazione che ho dopo la preghiera. Stanco, come dopo una lotta. Ferito, ma con la speranza. Comunque, benedetto da Dio.

Per noi eremiti la vita non è facile. Dobbiamo lavorare per procurarci il pane. Non mi è mai mancato nulla, tuttavia. Anche se di soldi sul conto non me ne restano mai. Dio mi mette alla prova. Ma, quando meno me lo aspetto, arriva abbondante provvidenza. Ho sempre il denaro giusto per pagare tutto quello che mi tocca pagare. Alla fine del mese resto sempre senza un soldo. Ma va bene così: come voi pago la luce, il gas, ho il cibo, l’affitto della casa nella quale risiedo in solitudine, faccio elemosine. Sono felice così. E ogni mese si comincia da capo, con il conto a zero virgola, ma poi puntualmente arriva tutto il necessario. Mi accade un po’ come Dio ha fatto con il popolo di Israele nel deserto: la manna era solo per quel giorno e non se ne doveva conservare per il giorno dopo. Questo perché il giorno successivo Dio ne avrebbe mandata altra, e Israele aveva il dovere di fidarsi.

Ecco qui: ho voluto mettermi un po’ a nudo per i miei lettori. Quella che vi ho raccontato è l’esperienza della mia preghiera nel concreto e del mio rapporto con Dio.

In un prossimo articolo voglio scrivere una breve esegesi del brano della Genesi. Così come sono solito pregarlo.

Un caro saluto a tutti i lettori. Se qualcuno tra i lettori fosse rimasto confuso dalla mia esperienza, preghi per me. Perché possa diventare migliore.

Fonte: Investigatore Biblico

Great Reset: l’ultima grande menzogna

Stat Veritas. Great Reset: l’ultima grande menzogna. L’intervento di monsignor Carlo Maria Viganò al Simposio di Venezia

Cari amici di Duc in altum, oggi, domenica 30 maggio 2021, si è tenuto  il Simposio internazionale di Venezia, primo Festival di filosofia Antonio Livi, sul tema Un grande risveglio per l’umanità? L’era post Covid: il nostro futuro tra scienza e trascendenza. Il simposio è stato introdotto  da un intervento di monsignor Carlo Maria Viganò, che oggi è stato letto da Lorenzo Maria Pacini e che ora sono in grado di proporvi nella versione originale.

L’intero simposio può essere rivisto qui.

 

Zangrillo senza freni: “Mascherine all’aperto? Gregge di beoti!”

zangrillo

Roma, 31 giu – Un Alberto Zangrillo in grande spolvero, ospite a L’Aria che tira, non ha parole tenere per i colleghi virologi-star ma nemmeno per chi ha portato la politica “nel virus” come Lilli Gruber.

Zangrillo: “Mascherina all’aperto è da beoti”

Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare dell’Ospedale San Raffaele di Milano, is lancia in una sparata molto dura sulla pandemia: “Se è sola sul lungo Tevere io dico: ma guarda quella poveretta che indossa la mascherina! Se è sola alle 6 o alle 7 del mattino perché dovrebbe mettere la mascherina? Perché l’ha sentito dire in televisione? No, quando entra in banca, quando entra a lavoro o in farmacia mette la mascherina, come faccio io. Altrimenti no, è la differenza tra essere un popolo di stupidi di beoti e un popolo di persone responsabili. Probabilmente noi facciamo più presa se pensiamo di controllare un gregge di beoti, invece io mi aspetto molto di più dai miei concittadini.

“Bisogna imparare a convivere col virus”

Insomma, basta isterie sul virus, Zangrillo ha le idee chiare: “Bisogna imparare a convivere con il virus, lo dicevo ad aprile dell’anno scorso. Noi non sappiamo se i vaccini ci copriranno da tutte le varianti che usciranno quindi noi dobbiamo affidarci con tutte le forze a tutte le osservazioni del caso e cura preventiva e immediata. Arriveranno le varianti, che facciamo quindi ci chiudiamo nel fortino? Questo significa aumentare le terapie intensive negli ospedali e aspettare che i malati poi diventino morti. Ci dobbiamo affidare alle intelligence e all’esperienza che abbiamo.”

La bordata contro i virologi vip

Poi lancia un’invettiva contro i virologi-star: “Dobbiamo lasciare poco spazio ai frati indovini che a coloro che dicono una cosa e cercano di spararla prima degli altri con la speranza che poi si riveli quella giusta, in barba a quella che rappresenta la positività per i nostri pazienti per i nostri giovani per la comunità. Coloro che hanno trovato spazio nelle vostre trasmissioni del vostro presidente Cairo, sono persone che hanno speso molto del loro tempo mettendosi frettolosamente il camice perché si andava in onda e bisognava far vedere che si parlava dell’ospedale. C’è differenza tra chi il camice lo mette frettolosamente e chi lo indossa dalla mattina alla sera”.

Ce l’ha con Galli?

Mi sembra che lei ce l’abbia con Galli” replica la Merlino. Ma Zangrillo non conferma: “No io non ce l’ho con nessuno…”. Poi, la stoccata a Lilli Gruber: “La politica è entrata nella gestione del virus in questi ultimi mesi? È colpa vostra. Non accadrà mai ma se io dovessi andare dalla dottoressa Gruber avrei il plotone d’esecuzione davanti. Invece, forse vengo da lei perché considero che è leggermente più buona, meno animosa nei miei confronti, io non sono né di destra né di sinistra”. Ora è chiaro perché preferiscono invitare Galli e non lui …

Ilaria Paoletti

 

Giorni terribili ora arriveranno su questa Umanità stolta.

Carbonia 29-05-2021  –  ore 16.58

Giorni terribili ora arriveranno su questa Umanità stolta.

La Verità è solo in Gesù Cristo, Colui che tutto ha creato: Padre Figlio e Spirito Santo, …la SS. Trinità.
Gioite o stelle dell’amore perché l’Amore viene ad abbracciarvi a Sé, ponetevi pronti con i fianchi cinti, i calzari ai piedi e il bastone in mano.
Il tuono irromperà dal Cielo alla Terra e verrà buio in ogni luogo, e sarà disperazione per chi non avrà seguito il Dio dell’Amore, Gesù Cristo Signore, per chi avrà messo la propria vita nelle mani di Satana.

Il mondo ha carpito i miei figli, Lucifero è stato astuto, è riuscito a sedurre gli uomini, è riuscito a portarli via a Me.
Nonostante i continui richiami celesti, gli appelli della Vergine Santissima, di Gesù e dei profeti mandati da Dio ad annunciare la Verità, l’uomo continua imperterrito, il suo cammino verso la distruzione totale di sé.

Le lacrime di Sangue di Gesù e di Maria già bagnano la Terra, figli miei! Tanto è il sangue sparso su questa Terra dagli innocenti, coloro che vengono usati per scopi malefici dai potenti della Terra che altro non vogliono che arrivare ad essere sempre più grandi, ma, …. grandi di che? A breve tutto sarà distrutto e loro saranno i primi a perdere tutto, saranno i primi a perdere ogni potere, il denaro ma sopratutto l’anima!
Siete arrivati al dunque o uomini, siete stati capaci di distruggere ogni cosa di buono, avete esaltato Satana! Il Male perseguita questa Umanità e ogni cosa che appartiene a questo mondo.

La voce di Dio urla conversione, o uomini! Vi chiede di tornare in fretta all’Amore, al rispetto della Legge di Dio, al rispetto dei Comandamenti di Dio, a vivere una vita in santità. Ravvedetevi in questo tempo, prima che succeda ciò che nemmeno vi aspettate perché allora non avrete la possibilità di nulla.

L’avvertimento è ormai su di voi figli miei, se non vi convertite prima che avvenga,  andrete a tribolare su questo Pianeta, sudando sangue, soffrirete quello che avrete meritato, quello che voi stessi vi siete scelti al posto del Bene.

Gli armamenti dei nemici sono pronti, a breve ci sarà un grande massacro, in ogni angolo della Terra si sentirà il tuono dei missili bombardieri!
Questa Terra sta per essere avvolta dal fuoco che eromperà non solo dalla terra ma anche dal cielo. Voi non immaginate minimamente a cosa state andando incontro figli miei. Le lacrime che versano Gesù e Maria, lacrime di Sangue, non sono un gioco, ma il dolore profondo per la vostra perdita, per come state camminando! Gesù e Maria vedono i propri figli cadere nelle misere mani del nemico infernale, vedono già la loro caduta nell’Inferno, sentono già le loro urla profonde di dolore, ma nulla sarà allora più possibile perché le scelte saranno già state fatte.

Il tempo che resta a vostra disposizione è proprio uno schioccare di dita!
Non c’è più tempo figli miei! …non c’è più tempo! Ravvedetevi in fretta!
Operate per le cose buone, offritevi nella carità al vostro Dio Amore,
siate amore tra di voi e donate amore ai vostri fratelli.

Pregate per i vostri nemici, pregate per queste persone che sono ormai cadute nelle mani di Satana; questi figli non hanno nessuna intenzione di ravvedersi e tornare a Gesù, …tornare all’Amore di Dio, …tornare tra le braccia della loro Mamma Celeste, il loro verbo è in Satana, …hanno perso tutto, hanno perso tutto! Poveri figli miei!

La luna di sangue è un segno molto importante di questi tempi. Il sangue pioverà dal Cielo sulla Terra, la Terra bagnerà di sangue! Tanti saranno i martiri, tanti saranno gli uomini che cadranno, …tanto sarà il sangue sparso su questo Pianeta, tanto figli miei, tanto. Eppure voi non pensate ad altro che al vostro futuro su questa Terra, …mettere da parte denaro, …farvi le vostre case sempre più belle, …scegliere la macchina più bella. Figli miei, …state perdendo tempo! State perdendo solo tempo.
Il tempo che state dedicando a queste cose mettetelo nella preghiera, inginocchiatevi al Crocifisso e supplicate, supplicate veramente l’intervento di Dio su di voi, supplicate la sua misericordia, supplicate, figli miei, la misericordia di Dio.

Grande sarà il dolore per questa Umanità, grande! Ma il Cielo rimane spiazzato di fronte al comportamento dell’uomo, all’indifferenza dell’uomo. Nell’uomo non c’è più amore, c’è solo cattiveria, il veleno di Satana ha sostituito il sangue delle loro vene, ha messo maledizioni e sciagure.

Avanti guerrieri di Luce! Avanti figli miei!
…Oh voi, che siete alla sequela di Gesù Cristo attraverso Maria SS.
Corredentrice nell’Opera di salvezza;
…oh voi, che siete il suo esercito fedele su questa Terra;
…voi! …sguainate la vostra spada perché il nemico l’avete ormai di fronte;
…tenete alta la Parola di Dio nel vostro cuore,
dalla vostra bocca escano parole infuocate d’amore;
saetta mortale contro i nemici la vostra forza
nella spada che impugnate nelle vostre mani: il santo Rosario.

Giorni terribili ora arriveranno su questa Umanità stolta, …giorni di grande dolore per molti, mentre per altri, entrerà la nuova Primavera, un nuovo Sole, un nuovo Giorno, ingresso ad una nuova vita: …felicità tra le braccia della Mamma Celeste e del Padre Creatore! Avrete la grazia di conoscere la bellezza dell’Universo, di vedere con i vostri occhi tutta la Creazione di Dio! L’Amore di Dio! La Carità di Dio!

Figli miei, voi che siete nel mio Cuore, voi che siete i miei soldati fedeli, voi che combattete per la Verità, …state per essere presi dall’Alto! Il vostro rapimento è imminente! I vostri cuori siano sempre puri, sempre nella carità e nell’amore, disponibili alla Parola di Dio, all’urlo d’Amore al vostro Dio Creatore.

Figli miei, il Cielo vi comanda amore! Vi comanda carità! Il Cielo vi abbraccia a Sé e vi ricopre di Sé. Siate fermi alla chiamata, siate fermi in questa missione speciale alla quale Dio vi ha chiamati. Ad ognuno di voi ha dato un dono, un dono che presto si rivelerà agli occhi del mondo, non solo ai vostri, perché nemmeno voi lo conoscete; sarete manifesti al mondo attraverso l’Amore di Dio, sarete uomini in Dio e sarete grandi in Dio! Avviati alla santità, sarete santi nel Santo ed entrerete nel suo mondo, nella Città tutta d’oro.

Vi amo, vi benedico e vi aspetto sempre in amore fedele a Me.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

avete accettato la conoscenza come vostra salvezza

Trevignano Romano 29 maggio 2021

Cari figli, grazie per aver ascoltato la mia chiamata nel vostro cuore. Figli amati, avete accettato la conoscenza come vostra salvezza, ma pochi hanno creduto nell’unica vera medicina, che è Dio e la Fede, vi hanno fatto assaggiare il frutto della perdizione, facendovi credere che sia la vostra   unica salvezza. Così come accadde un tempo, siete caduti nella tentazione e nella trappola infernale. Ricordate figli: la Croce salva. Figli, pregate per la Chiesa dove si è chiusa la parola di Dio a causa dei miei figli prediletti che con arroganza e superbia non credono alle apparizioni e ai miei consigli, ma credono all’unico dio, quello di loro stessi e non riconoscono più la mia presenza. Amati figli, pregate perché la terra presto si ribellerà. Figli, oggi gli angeli vi osservano dal cielo. Ormai la confusione è tra i politici e tra voi fratelli, solo la preghiera potrà liberarvi da queste catene. Ora vi lascio con la mia benedizione materna nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito, Amen.

https://lareginadelrosario.org/2021/05/messaggi-maggio-2021/

Dubbi sui vaccini, partono le purghe degli scienziati

  • IL CASO BELLAVITE

Dopo essere stato intervistato da Floris sulle reazioni avverse da vaccino, lo scienziato Paolo Bellavite è stato defenestrato dall’Università di Verona dove lavorava dal 1984. Il Rettore prende le distanze dall’intervista, ma non spiega dove avrebbe sbagliato il professore, poi l’invito ad andarsene senza spiegazioni ufficiali: il professore racconta alla Bussola come sono andate le cose: «Mi addolora che abbiano fatto passare le mie dichiarazioni come prive di valore, quando invece sono tutte documentate da pubblicazioni e anche dalla stessa Pfizer».
– OBBLIGO E MINACCE: CACCIA AL NON VACCINATO di Andrea Zambrano 

 

L’intervista rilasciata dal professore Paolo Bellavite a Giovanni Floris de La7, lo scorso 4 maggio nella trasmissione Di Martedì, non è piaciuta al Rettore dell’Università di Verona. Dopo un comunicato critico sulla sua partecipazione, in cui non si è mai entrati nel merito delle cose dette, Bellavite è stato allontanato dall’Ateneo dove collaborava recentemente come “cultore di materia” dopo essere stato professore dal 1984 al 2017. Ecco di seguito il racconto che il professore fa alla Bussola di quella che si profila come una autentica purga verso un rappresentante della comunità scientifica non allineato al mainstream in materia di vaccini.

***

In questo articolo riferisco i punti essenziali del caso che mi ha coinvolto a seguito della puntata del 4 maggio 2021 della trasmissione “Di Martedì” de La7, cui ho partecipato come ospite e che ha suscitato la reazione dell’Università di Verona, che ha rilasciato un duro comunicato di presa di distanza e successivamente mi ha “depennato” dal corpo accademico. Ho verificato nel sito del Dipartimento che non risulto più presente dal 18 maggio, mentre lo ero ancora il 7 maggio, ma non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale della cancellazione.

QUI, intanto, si può ascoltare l’intervista integrale fattami da Giovanni Floris, che per comodità, a questo link, trascrivo.

Il 7 maggio 2021, subito dopo l’intervista il Rettore dell’Università di Verona ha diramato un comunicato stampa in cui diceva che «l’Ateneo si dissocia totalmente, dalle posizioni espresse dal prof. Paolo Bellavite, durante la trasmissione “Di Martedì” sul canale televisivo LA7 del 4 maggio scorso, in cui sono stati tra l’altro citati dati non documentati. Autorevoli colleghi presenti nello studio hanno, fortunatamente, messo in luce le incongruenze e le inesattezze riportate durante l’intervista».

«La comunità scientifica dell’Università di Verona – proseguiva il comunicato -, come sempre basandosi sulle evidenze scientifiche, esprime la più convinta adesione all’attuale campagna vaccinale anti SARS-CoV-2. Il rapporto beneficio/rischio di tutti i vaccini disponibili è ampiamente documentato, sia dalle sperimentazioni pre-commercializzazione che dalle evidenze che si stanno accumulando a seguito della vaccinazione di milioni di persone in tutto il mondo. Come tutti i farmaci, anche i vaccini possono provocare reazioni avverse, tuttavia l’incidenza di quelle gravi è molto rara. L’AIFA e l’EMA hanno approntato e stanno già attuando specifici programmi di sorveglianza sugli effetti avversi dei vaccini anti-COVID-19. Programmi che vedono in prima fila l’Università di Verona, impegnata altresì nello sviluppo del vaccino italiano Reithera».

E ancora: «Non si vuole certo limitare la libertà d’espressione, né tanto meno stigmatizzare le scelte giornalistiche su quali personalità del mondo scientifico invitare alle trasmissioni televisive. Ma, poiché quanto affermato a titolo personale dal prof. Bellavite è stato ripreso da alcuni organi di stampa, e lo stesso è stato presentato erroneamente come ematologo dell’Università di Verona, corre l’obbligo di precisare che il professore in questione è stato già docente di Patologia Generale presso il nostro Ateneo, ma da tempo (2017) è in pensione e non risulta avere alcuna collaborazione attiva con nostri gruppi di ricerca, tantomeno in ambito COVID-19. Le sue opinioni sono opinioni personali, come quelle che qualsiasi cittadino può esprimere, e non rappresentano quindi a nessun titolo la posizione della comunità scientifica dell’Università degli Studi di Verona. Tutte le strutture sanitarie dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona sono fermamente convinte della necessità della vaccinazione anti-SARS-CoV-2 come unico mezzo per porre fine all’emergenza epidemiologica. Di conseguenza, hanno messo a disposizione personale medico e infermieristico e ambulatori per vaccinare, negli ultimi due mesi, migliaia di pazienti fragili, oltre che partecipare alla campagna vaccinale rivolta alla cittadinanza veronese».

«Invito pertanto – concludeva – tutti a dare il giusto peso alle opinioni dei docenti in base alle loro specifiche competenze. Considerando con particolare attenzione le opinioni dei docenti che si spendono ogni giorno, rischiando anche la propria salute, nelle corsie, nei reparti, nelle sale operatorie, negli ambulatori, nelle rianimazioni, e toccano con mano, assieme ai pazienti e alle loro famiglie, l’evoluzione di questa pandemia».

Di fronte a queste affermazioni, mi sento di dover replicare anche qui, oltre ad aver già scritto una lettera al Rettore.

Per inquadrare il caso, va precisato che sono stato professore di Patologia generale all’Università di Verona dal 1984 al 2017 e, dopo il pensionamento, ho continuato a lavorare gratuitamente presso la stessa Università con la qualifica di “Cultore della materia”, svolgendo programmi di ricerca regolarmente approvati dall’Università in campo di immunofarmacologia. Negli ultimi anni ho pubblicato molti lavori anche nel campo della vaccinologia, che sono reperibili in letteratura e nel mio sito web. In particolare, ho scritto 5 articoli in inglese su argomenti di vaccinovigilanza, un libro internazionale sulla vaccinazione antinfluenzale e un libro in italiano sulle vaccinazioni pediatriche. Inoltre, ho partecipato, su invito, alle audizioni in Senato presso la Commissione Igiene e Sanità sul tema della legge 119/2017 “Lorenzin”. Questo per referenziare minimamente la mia competenza in materia, visto che il Rettore invita «tutti a dare il giusto peso alle opinioni dei docenti in base alle loro specifiche competenze».

L’Ateneo afferma che il sottoscritto «non risulta avere alcuna collaborazione attiva con nostri gruppi di ricerca, tantomeno in ambito COVID-19», ma tale affermazione non è corretta per due motivi:
1) Come molti altri professori, dopo il pensionamento ho lavorato all’Università di Verona (Dipartimento di Medicina, Sezione di Patologia Generale) nella veste ufficiale di “cultore della materia” e negli ultimi quattro anni sono stato referente scientifico di un importante programma di ricerca di immunofarmacologia su farmaci naturali;
2) Tra i diversi argomenti di cui mi sono recentemente occupato c’è anche il COVID-19, su cui ho pubblicato già tre lavori nella letteratura scientifica internazionale, precisamente due sul potere antivirus dei flavonoidi (QUI) e un altro sui meccanismi dei danni cardiovascolari dei vaccini anti-COVID 19. Stupisce che questi lavori non siano conosciuti dall’Università «impegnata altresì nello sviluppo del vaccino italiano Reithera».

Ciò che più mi dispiace, come studioso, è che nel comunicato si facciano passare le mie dichiarazioni come prive di valore in quanto avrei citato «dati non documentati» e si afferma che autorevoli colleghi avrebbero «messo in luce le incongruenze e le inesattezze riportate durante l’intervista». Oltretutto, il comunicato non dice quali sarebbero tali incongruenze e inesattezze rilevate dai colleghi, i quali comunque non hanno citato alcun lavoro che mi smentisce.

In realtà i dati sugli effetti avversi sono ben documentati, come lo è la differenza tra i diversi metodi di farmacovigilanza, che ho menzionato. I dati degli affetti avversi gravi riportati da AIFA con metodi di farmacovigilanza “passiva” (circa 40/100.000), vengono dal terzo rapporto pubblicato il 15 aprile (https://www.aifa.gov.it/-/terzo-rapporto-aifa-sulla-sorveglianza-dei-vaccini-covid-19), mentre quelli sugli effetti avversi gravi derivati dalla farmacovigilanza attiva o sperimentale (circa 4%, cioè 4.000/100.000) si trovano rispettivamente sulla rivista Life e nel lavoro originale sul N.Engl.J.Medicine dei ricercatori della Pfizer. La differenza di 100 volte è probabilmente dovuta ai diversi metodi di rilevazione, problema che si riscontra anche per le comuni vaccinazioni dell’infanzia (Morbillo-parotite-rosolia-varicella).

In conclusione, faccio fatica a giustificare le critiche rivoltemi dall’Ateneo, giacché qualunque esperto di vaccinologia, ancorché non aggiornato sugli ultimi dati, avrebbe potuto considerare le mie dichiarazioni come pienamente plausibili, conoscendo la differenza tra segnalazione attiva e passiva. Prendo atto che il Rettore dichiari, nel comunicato sopra riportato, che “non si vuole certo limitare la libertà d’espressione”, affermazione che pare contrastare col trattamento poi riservatomi dalla stessa Università di Verona, cui ho dedicato tutta la mia attività professionale di docente e ricercatore.

*Vaccinologo

 

https://www.lanuovabq.it/it/dubbi-sui-vaccini-partono-le-purghe-degli-scienziati